Acquario marino tropicale
L’Acquario marino tropicale si pensi sia qualcosa di inarrivabile o difficile da gestire e per questo molti appassionati hanno timore di avvicinarsi a questa tipologia .
Effettivamente bisogna dire che una vasca di marino tropicale è abbastanza impegnativa ed esigente l’importante è partire con il piede giusto quindi documentarsi prima bene e a fondo su ogni aspetto per una buona realizzazione e partenza che eviterà dei problemi futuri.
Questi aspetti vedremo di trattarli in questo articoli sommariamente ma ci impegnamo in seguito di dettagliare ogni attrezzatura tecnica o metodica di gestione della vasca che a differenza del dolce ha una prima regola fondamentale che deve essere rigorosamente APERTA per favorire lo scambio gassoso .
Ma vediamo nello specifico cosa occorre per realizzare un acquario marino tropicale:
VASCA: primissimo elemento da considerare, a differenza delle normali vasche adibite per il dolce, per un Acquario marino tropicale bisogna scegliere acquari con una maggiore profondità (preferibile non scendere al di sotto dei 50cm) ed altezza (a seconda del tipo di gestione scelto che vedremo successivamente). Queste richieste sono vincolate dalla presenza delle rocce vive, fondamentali per la vita della vasca le quali però occupano molto volume ed inserendole in uno spazio ridotto si rischia di creare zone con scarsa circolazione e conseguenti problemi (es cianobatteri).
SUPPORTO: a differenza dei classici supporti in legno, è preferibile (ma non obbligatorio) scegliere uno scheletro in ferro (adeguatamente trattato con zincatura a caldo e successiva verniciatura), in acciaio inossidabile (aisi 316L) o in alluminio anodizzato per garantire resistenza e durabilità alla struttura, da ricoprire poi con pannelli di vario genere come plexiglass, vetro o multistrato marino. Si ricorda di predisporre griglie di aerazione o estrattori d’aria nel caso vi sia installata una sump. Nel caso della struttura in ferro, si andrà a posizionare un pannello di multistrato marino (o fenolico, queste due tipologie le consigliate perché molto resistenti ad acqua e salsedine) adeguatamente trattato con vernici apposite, e per completare un foglio di polipropilene o classico tappetino da fitness per garantire il piano alla vasca, necessario per evitare rotture della stessa. Nella progettazione del supporto bisogna tener conto della eventuale presenza di sump, vasche di rabbocco, refugium, quadro elettrico e centraline varie (verificare sempre certificazione IP delle apparecchiature elettriche impiegate).
SUMP: Si tratta di una seconda vasca alloggiata solitamente, ma non obbligatoriamente, all’interno del supporto. In questa vasca vengono collocate parte delle attrezzature tecniche quali schiumatoio, riscaldatore, pompa di risalita, osmoregolatore, filtri a letto fluido e reattori. In questa vasca l’acqua scende dalla vasca principale attraverso il sistema di tracimazione scelto, viene filtrata dallo schiumatoio e reimmessa in vasca dalla pompa di salita. Oltre a garantire un miglior filtraggio, la sump aumenta il litraggio del nostro acquario aiutandoci a “coprire” i nostri errori di gestione e facilita di gran lunga le manutenzioni periodiche. Può essere progettata con passaggi forzati, zone a livello d’acqua costante (come quella dove è inserito lo schiumatoio) e può ospitare il vano di rabbocco per l’acqua osmotica. Deve essere progettata per contenere in caso di blackout tutta la quantità d’acqua scaricata dal tracimatore.
OSMOREGOLATORE: In natura le distese salate coprono il 71% della superficie della Terra, ragion per cui i mari sono l’ecosistema con i valori chimico – fisici più stabili. Da questo si capisce l’importanza di mantenere costanti i valori nella nostra vasca, e per far ciò l’osmoregolatore grazie ai suoi sensori pesca dal serbatoio osmotico per immettere in vasca o in sump e contrastare l’evaporazione mantenendo costanti i valori. Questo elemento non è obbligatorio in quanto è possibile rabboccare manualmente.
SCHIUMATOIO: elemento fondamentale per la vasca, assieme a pompe di movimento e illuminazione fa parte degli strumenti su cui non bisogna badare troppo al risparmio. Lo schiumatoio svolge la funzione di filtro eliminando I composti nocivi dall’acqua. A differenza dei filtri biologici delle vasche dolci dove vengono prodotti NO3, nello schiumatoio la filtrazione avviene meccanicamente: l’acqua immessa viene unita a microbolle d’aria che catturano le molecole proteiche che vengono poi raccolte nel bicchiere sotto forma di schiuma. Questo meccanismo consente una filtrazione dell’acqua senza che vengano prodotti nitrati, dannosi nell’ecosistema marino. Lo schiumatoio può essere appeso (per vasche senza sump) o interno.
POMPE DI MOVIMENTO: come avviene in natura, anche nel nostro Acquario marino tropicale è fondamentale ricreare il moto ondoso. Le pompe di movimento ricreano quindi le correnti naturali, ossigenano l’acqua e garantiscono un corretto movimento di tutto il volume d’acqua nel nostro acquario. Queste pompe vanno dimensionate correttamente tenendo conto che devono smuovere 20/25 volte il volume d’acqua della vasca, quindi se il nostro acquario conta 100 litri dovremo acquistare una pompa da almeno 2000 – 2500 l/h, ma questa non è una regola fissa poiché se si decidesse di allevare invertebrati esigenti (coralli SPS), si conterà un volume pari anche a 30 volte il volume d’acqua. È necessario posizionare le pompe in modo da smuovere la superficie dell’acqua e da garantire un corretto ricircolo in tutte le zone della vasca, si andrà poi a regolare il loro funzionamento h24 con appositi temporizzatori o tramite il proprio controller in caso di pompe elettroniche. È consigliabile inserirne 2 (più di 2 in caso di grandi vasche).
ILLUMINAZIONE: senza luce non può esserci vita, si tratta di un elemento fondamentale per il nostro acquario. Se per il dolce la temperatura di colore giusta è di 6500k, per un acquario marino si passeranno i 10000k fino ad arrivare ad oltre 20000k poiché una gradazione bassa farà risultare i nostri animali marroni. Se si intende allestire un acquario marino di barriera (Reef) bisognerà tener conto delle esigenze degli animali, posizionandoli poi in base alle richieste degli stessi. Le tipologie di illuminazione tra cui potremo scegliere sono lampade HQI, neon T5 (I tubi neon andranno sostituiti ogni 6 mesi) e LED. Il sistema di illuminazione che andremo ad utilizzare dovrà essere regolato da centralina per ricreare alba e tramonto. Si andrà a settare il fotoperiodo con 10 ore di luce piena +1h di alba e 1h di tramonto.
POMPE DI RISALITA: hanno il compito di reimmettere nella vasca principale l’acqua filtrata dallo schiumatoio. Deve avere certificazione almeno di grado IPX8.
ROCCE VIVE: altro elemento fondamentale. Svolgono la maggior parte del lavoro di filtraggio, all’interno si annidano i batteri che contribuiscono al funzionamento del nostro acquario. Per l’allestimento si posso usare rocce attualmente vive (con relativo CITES), rocce morte (rocce vive lasciate seccare ma già inoculate di batteri che possono riprendere a vivere) oppure rocce sintetiche. Vanno inserite in rapporto di circa 1kg ogni 5 litri, valore che può cambiare a seconda di tecnica e gestione. per approfondire “cliccare qui”
ACQUA: per riempire il nostro Acquario marino tropicale dovremo usare acqua d’osmosi con Tds pari a 0, assolutamente niente acqua di rubinetto. L’acqua dovrà essere quanto più pura possibile e ricostruita con appositi sali scelti in base ai nostri ospiti. È consigliabile avere un impianto in casa per produrla da sé, eventuali residui porterebbero ad alghe e cianobatteri in vasca.
SISTEMA DI TRACIMAZIONE: è il metodo con cui l’acqua viene convogliata nella nostra sump e reimmessa in vasca al termine della sua filtrazione. Esistono tre tipologie:
- A parete: la vasca viene forata per montare direttamente su di essa il tracimatore, il quale può essere un sistema apposito o passaparete in pvc grigio e relative tubature.
- Pozzetto di tracimazione: viene designato uno spazio nella vasca dove l’acqua scende per caduta in sump
- Overflow: è il sistema più utilizzato quando non si ha possibilità di forare la vasca o quando si converte una vasca da dolce a marino. Questo sistema viene appeso al bordo della vasca per aspirare l’acqua che dovrà essere immessa in sump.
Una volta ben chiari gli strumenti che serviranno bisogna decidere a quale filosofia di gestione far capo:
- BERLINESE: questo metodo non prevede la presenza di sabbia e un rapporto di un kg di rocce vive ogni 5 litri d’acqua. La maturazione prevista è di almeno due mesi, in cui assisteremo alla fase algale e alla sua scomparsa a maturazione avvenuta. Per tutti coloro a cui non piace che il vetro di fondo si veda, è possibile inserire un leggero strato di 1/2cm di sabbia solo a vasca stabile (consigliabile a 10 mesi dall’avvio), uno strato eccessivo e/o l’inserimento dall’inizio può portare ad un’invasione di cianobatteri e instabilità della vasca.
- DSB: acronimo di Deep Sand Bed, questo metodo prevede la presenza di uno strato di sabbia di minimo 10/12cm ed un massimo di 15cm, strati più bassi o superiori non avrebbero alcuna nota positiva, il DSB ha il vantaggio di consentire di inserire un numero minore di rocce vive poiché lo strato di sabbia funge da filtro grazie ai diversi batteri che esso ospita, riflette la luce emessa dalla nostra plafoniera a favore di invertebrati e dei colori degli stessi e dei pesci, consente una gestione più facile richiedendo meno impegno nelle manutenzioni. A differenza della gestione berlinese, il dsb richiede una maturazione molto lunga di almeno 6 mesi, per il suo avvio è consigliabile inserire un inoculo da un’altra vasca con dsb già avviato e ben maturo; altro dato da considerare in fase di acquisto della vasca è l’altezza della stessa: è consigliabile non scendere al di sotto dei 60/65cm per garantire una corretta colonna d’acqua al netto dello strato di sabbia. Sarà doveroso inserire animali che smuovano il dsb e verificare il posizionamento delle pompe di movimento in modo tale che esse non sollevino lo stesso. In caso di blackout, il dsb consumerà più in fretta l’ossigeno in vasca.
I valori di massima per un acquario marino sono:
Ph | Tra 8 e 8,3 |
Salinità | 35 per 1000 |
Kh | Tra 6,5 e 8,5 |
Calcio | Tra 420 e 450 |
Magnesio | Tra 1250 e 1400 |
Potassio | circa 400 |
Iodio | circa 0,06 |
Fosfati | <0,03 |
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