Pesci in gabbia : quali, quando e da non comprare
Pesci in gabbia : quali, quando e da non comprare
Qualsiasi acquariofilo marino arriva al punto di dover scegliere la fauna da inserire nel proprio acquario.
Spesso però, soprattutto nei casi di neofiti che si affidano a negozianti non troppo competenti e che non si curano di informarsi preventivamente sulle esigenze delle specie che vorrebbero ospitare, molti pesci vengono acquistati e reclusi in un ambiente inadatto a loro.
Se la nostra idea è quella di ospitare una determinata specie di animale, dovremo valutare le esigenze dello stesso in fase di acquisto della vasca, in caso contrario dovremo valutare se il nostro acquario è sufficiente per tale specie senza forzare l’inserimento ed in caso negativo, rinunciare all’inserimento.
Questo passaggio purtroppo è di difficile comprensione, molte volte diversi animali vengono inseriti in vasche con un litraggio insufficiente o con una forma inadatta e ciò si traduce in:
- Ritardo di crescita: malattia identificata come “nanismo indotto” ovvero quando un animale non disponendo dello spazio minimo per crescere sviluppa deformazioni e malformazioni. La falsità più diffusa è che un pesce adatta le sue dimensioni allo spazio che ha a disposizione.
- Stress: questa problematica si manifesta in molte varianti. Tanti pesci tendono a sviluppare un’elevata aggressività verso gli altri abitanti della vasca, altri manifestano un deficit immunitario ovvero sviluppano più facilmente malattie.
- Suicidio: la maggior parte delle vasche marine è aperta. Quando un pesce è sottoposto a forte stress, come ultimo disperato tentativo di evadere dalla propria prigionia, può saltare al di fuori della vasca.
Di seguito un piccolo elenco di pesci che spesso vengono inseriti in vasche inadatte:
Amphiprion Ocellaris: questo pesce, nonostante sia uno dei pesci più consigliati per chi si approccia al mondo marino, è spesso vittima di inserimenti in vasche dal litraggio veramente ridotto, anche meno di 30 litri. La causa principale spesso è dovuta al fatto che è ben radicata l’idea che un acquario piccolo sia più facile di uno grande. Si ricorda che per l’allevamento di una coppia sono necessari almeno 100 litri lordi.
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Paracanthurus Hepatus: colpa soprattutto del film d’animazione che ha portato ad una pesca selvaggia di questo pesce, spesso è inserito in vasche piccole dove molte volte i genitori si trovano ad accontentare le richieste di bambini che vogliono “un Nemo ed una Dory” nel proprio acquario. Questo pesce però naturalmente cresce anche fino a 30cm e necessita di vasche che consentano a lui di nuotare liberamente (è preferibile quindi inserirlo in vasche rettangolari piuttosto che cubiche anche se queste con litraggio sufficiente). Per ospitare questo pesce a lungo servono almeno 500 litri.
Lineatus/Sohal: come tutti gli acanthuridi, anche questi due pesci necessitano di grosse vasche per essere allevati ma le vasche che realmente si prestano in maniera ottimale per l’allevamento di queste specie sono molto poche. Questi grossi pesci raggiungono i 40cm di grandezza e soffrono particolarmente lo stress da ambienti piccoli. Un litraggio sufficiente per questi pesci è di circa 700/800 litri anche se diversi utenti ne sconsigliano la vita in acquario.
Zebrasoma Flavescens: il colore molto acceso di questo animale (e la sua comparsa nel film d’animazione) lo rendono un animale estremamente accattivante che decisamente attira l’attenzione di tutti noi, ma per crescere in salute questo pesce necessita di almeno 300 litri. Inserito in un contesto troppo piccolo per lui tende facilmente a sviluppare carenze nel suo sistema immunitario, inoltre se inserito in vasca insieme a 2 o 3 soli esemplari, può sviluppare un aggressività con i simili per stabilire la supremazia sugli altri e per evitare ciò andrebbero inseriti più esemplari, ma la vasca necessaria sarebbe di gran lunga molto più grande (anche con lunghezza minima di 2 metri).
Pterois Volitans: uno dei pesci più affascinanti del mondo marino ma anche uno dei più pericolosi. Raggiunge dimensioni importanti fino a quasi 40cm con gli esemplari maschi ed è facile che predi pesci piccoli. Oltre a dimostrarsi un pericolo per altri pesci, questo scopenide è estremamente velenoso anche per l’uomo e la puntura può, in casi estremi, portare anche alla morte. Per un corretto allevamento di questa specie sono necessari almeno 450 litri e se ne raccomanda l’inserimento solo agli utenti sufficientemente esperti.
Gymnothorax: gli animali appartenenti a questa famiglia raggiungono dimensioni importanti, anche oltre i 60cm di lunghezza, passano gran parte del loro tempo tra le rocce ma non è difficile vederli muoversi alla ricerca di cibo. È doveroso ricordare che questi animali sono in grado di sferrare dolorosi morsi ed inoltre il muco che ricopre alcune specie risulta molto irritante. Per ospitare questi animali sono necessarie lunghe vasche con grandi litraggi, anche più di 400/500 litri, ed è bene tenere in considerazione che esemplari come Gymnothorax Tile vivono fino a 35/40 anni.
Razze: come per i simili di acqua dolce, le razze raggiungono dimensioni enormi (il genere Taeniura Lymna raggiunge anche i 70cm) e spesso presentano aculei molto velenosi. L’allevamento di questi animali è consigliato solo ai possessori di acquari con fondo sabbioso e con litraggi superiori ai 1000/1500 litri a patto che forniscano adeguata libertà di movimento
Squali: parlando di acquari marini è doveroso citare anche loro. Con oltre 500 specie riconosciute, sono tra gli animali più antichi del pianeta e spaziano dagli esemplari più piccoli fino al grande squalo bianco ed al gigante squalo balena. Questo animale è riservato ad una piccola élite di fortunati che dispongono di vasche sufficiente grandi e spaziose da poterli ospitare, tra di loro ricordiamo il Chiloscyllium Punctatum come “lo squalo che si presta meglio” alla vita in acquario (anche se è doveroso ricordare che tale specie raggiunge i 130cm di lunghezza) fino ad arrivare a pochi eletti in grado di ospitare i grandi Carcarhinus Melanopterus e Ginglymostoma Cirratum. Inutile sottolineare che per allevare correttamente questi animali servano vasche da più di 2000/3000 litri con adeguata forma, ed è altrettanto superfluo nominare la loro pericolosità. Molte specie di squalo sono tutelate da leggi internazionali per evitarne l’estinzione.
IN CONCLUSIONE: Questa piccola guida non vuole essere un divieto assoluto a non acquistare le gli esemplari nominati, ma speriamo che ogni utente che decida di ospitarli prenda atto delle esigenze di tali specie e che fornisca loro un acquario adeguato che garantisca loro i requisiti per una vita dignitosa.
Per conoscere meglio le esigenze dei pesci più diffusi nei nostri negozi, suggerisco il libro “Pesci tropicali d’acqua marina” di T. Lougher.
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Articolo impaginato da Marco Ferrara
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